Una Pasqua molto diversa, per gli ucraini e per Yaryna e le sue due bambine di 10 e 8 anni, sfuggite agli orrori della guerra ucraina e ospiti del centro Elim di Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano. La donna e le bambine sono tra coloro che sono riuscite a scappare dalle bombe e dalle violenze della guerra e trovare ospitalità in provincia di Ragusa.
Una Pasqua celebrata una settimana prima di quella cristiano-ortodossa e senza i tradizionali riti nazionali, ma di requie non potendo essere di pace. Sono arrivate da una settimana dopo un lungo viaggio e con in mano solo qualche borsone e l’indirizzo di un centro comunitario evangelico nel Ragusano, avuto grazie alla collaborazione delle Assemblee di Dio in Italia con le chiese evangeliche di Polonia e Romania.
Al centro Elim hanno trovato altri 38 profughi ucraini, per la maggior parte bambini e adolescenti, essendo solo 13 gli adulti, di cui tre molto anziani. A prendersi cura di loro i tanti volontari del centro al punto da essere riusciti a fare avere ad alcuni un lavoro grazie alla disponibilità di imprenditori locali. Per i profughi ospitati a Chiaramonte Gulfi si prova ricominciare da questa Pasqua in una terra lontana che li ha accolti con calore.
Redazione – Ragusa Post