Nelle prime ore della mattinata del 13 novembre 2024, un’operazione congiunta della Squadra Mobile di Ragusa, dei Commissariati di Vittoria e Comiso e sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, ha portato a sette arresti per estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di sette individui, accusati di far parte di un pericoloso gruppo criminale che operava nella provincia di Ragusa, in particolare nei comuni di Vittoria e Comiso.
Gli arrestati sono F.M., G.G., C.G., B.F., C.D., P.D. e G.G., di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Quattro di loro sono stati condotti in carcere, mentre per tre è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, uno dei quali era già detenuto per un’altra causa. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catania, hanno rivelato l’esistenza di una rete criminale dedita a estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori, principalmente nel settore edile.
Le estorsioni, che si sono verificati tra febbraio e agosto 2023, sono state commesse utilizzando metodi intimidatori violenti. In particolare, due imprenditori edili di Comiso sono stati minacciati con il posizionamento di bombole di gas con micce finte nelle vicinanze delle loro abitazioni e aziende, con il nome delle vittime scritto su di esse. Tali atti avevano lo scopo di costringere le vittime al pagamento del “pizzo”, facendo leva sul timore di danni alle loro persone e ai loro beni aziendali.
L’attività investigativa ha sfruttato anche tecniche moderne, come intercettazioni telefoniche e servizi di polizia giudiziaria sul campo, rivelando che due degli arrestati avevano un ruolo di spicco nella gestione delle estorsioni, con gli altri membri del gruppo coinvolti nell’esecuzione delle minacce e dei reati. Le modalità utilizzate per commettere gli illeciti hanno fatto emergere l’influenza del gruppo criminale connesso alla “Stidda”, un clan mafioso attivo nella zona.
L’operazione, che ha visto un dispiegamento di oltre 60 agenti della Polizia di Stato, tra cui unità del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, unità cinofile e il supporto di un elicottero della Polizia di Stato di Palermo, si è conclusa con il trasferimento degli arrestati alla Casa Circondariale di Ragusa, dove sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’inchiesta continua, e i dettagli sulle modalità operative del gruppo criminale potrebbero portare a ulteriori sviluppi.