La Polizia di Modica ha tratto in arresto un giovane di 26 anni, protagonista di un duplice furto in abitazione e di una resistenza agli agenti durante la cattura. L’episodio, avvenuto domenica 1 dicembre, si è concluso dopo un lungo inseguimento che ha visto l’uomo tentare inutilmente la fuga attraverso le campagne circostanti.
Tutto è iniziato quando alla sala operativa del Commissariato sono arrivate diverse segnalazioni su un’auto sospetta che si aggirava nelle vie di Modica. La pattuglia della Polizia di Stato ha rapidamente individuato il veicolo, ma il conducente, anziché fermarsi, si è dato alla fuga, costringendo gli agenti a un inseguimento ad alta velocità che si è protratto fino alla SS 115, nel tratto Modica-Ragusa.
Bloccato il mezzo, l’uomo ha tentato un’ultima disperata fuga a piedi nelle campagne, ma gli agenti lo hanno raggiunto e arrestato. All’interno della vettura sono stati trovati numerosi monili in oro, la cui provenienza è risultata sospetta. Poco dopo, due denunce di furto in abitazione, avvenuti proprio quella mattina, hanno confermato che gli oggetti rinvenuti erano refurtiva, collegando il giovane ai crimini.
Questa mattina, il Tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto, disponendo per l’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. L’episodio ha dimostrato ancora una volta l’efficacia dell’azione congiunta tra segnalazioni dei cittadini e l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.
Il caso sottolinea l’importanza della collaborazione tra comunità e autorità per contrastare i reati predatori, con il recupero della refurtiva che ha rappresentato un momento cruciale sia per le indagini sia per restituire alle vittime quanto sottratto.