Sei arresti e indagini in 12 province italiane
L’ordinanza del Gip ha previsto per due indagati la custodia in carcere, quattro ai domiciliari, e nove misure interdittive, con il divieto di operare in specifici ambiti. Complessivamente, le persone coinvolte nell’inchiesta sono 29, distribuite in più province, tra cui Catania, Ragusa, Caltanissetta, Messina, Siracusa, e altre città italiane come Roma, Napoli, Viterbo e Varese.Maxi-operazione della Guardia di Finanza contro la frode fiscale: i finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito una serie di arresti e sequestri patrimoniali su disposizione del Gip del Tribunale di Catania, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura. Il blitz, che ha coinvolto diverse province italiane, ha portato all’emissione di misure cautelari nei confronti di 15 soggetti e al sequestro di beni e società per oltre 8,2 milioni di euro.
I reati contestati: frode fiscale e uso di fatture false
Gli indagati devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione dei redditi infedele e indebita compensazione di crediti fiscali fittizi. Le società coinvolte avrebbero emesso fatture false per permettere ad altre imprese di ridurre in maniera fraudolenta il carico fiscale, causando un danno economico rilevante all’erario.
Sequestri di società e beni per 8,2 milioni di euro
La Guardia di Finanza ha sequestrato 28 società commerciali, insieme a beni mobili, immobili e conti bancari appartenenti ai principali sospettati. Questo blocco patrimoniale è un tentativo di recuperare almeno parte del danno economico causato dalle operazioni fraudolente, che hanno inciso sulle finanze pubbliche.
Un’operazione mirata a colpire i sistemi di evasione fiscale
L’indagine ha evidenziato un sistema ben strutturato di frode fiscale, con l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti e fatture per operazioni mai avvenute, che consentivano di abbattere le imposte dovute in modo illecito. L’azione delle forze dell’ordine rappresenta un forte segnale di contrasto verso la criminalità economica, mirando a preservare la concorrenza leale nel mercato.
Questa operazione testimonia l’impegno delle autorità nel perseguire le frodi fiscali, un fenomeno che penalizza le aziende regolari e danneggia l’erario.