Al Comune di Vittoria si è conclusa il 27 febbraio scorso l’accertamento dell’ispettore regionale Francesco Riela, che lo scorso 17 aveva avuto l’incarico di “eseguire un accertamento ispettivo presso il comune di Vittoria in relazione a presunte violazioni di legge”. Il mandato assegnato a Riela dall’assessorato alle Autonomie locali della Regione siciliana riguardava la revoca dell’assunzione a tempo determinato di un avvocato, categoria D e la contestuale assunzione di un “portavoce del sindaco”, la composizione dell’Ufficio di staff del sindaco e l’assunzione di 11 persone (in violazione dell’articolo 90 del Tuel) poiché il comune era stato dichiarato “strutturalmente deficitario”; gli incarichi a titolo gratuito (19 in tutto, mentre il comune avrebbe potuto assumerne al massimo tre), l’incarico di consulenza al deputato regionale Nello Dipasquale (all’anagrafe Emanuele Dipasquale), incaico che, sulla base delle normative regionali, sarebbe incompatibile con la carica di parlamentare regionale. Tutte le delibere sarebbero comunque nulle perché prive del visto di regolarità contabile che attesti la copertura finanziaria. L’ispettore Riela ha poi esaminato la delibera di composizione del Nucleo di valutazione (che sarebbe priva di valutazione dei titoli e uno dei componenti aveva subito la revoca dell’iscrizione all’Ordine degli avvocati di Caltagirone).
La nomina di un altro componente, individuato come presidente del Nucleo di valutazione, sarebbe “inopportuna con pregiudizio di terzietà” poiché il nominato “dipendente in quiescenza del comune di Vittoria” ha ricoperto “numerosi incarichi dirigenziali”. Sotto esame anche la nomina della commissione esaminatrice per l’assunzione del comandante della Polizia municipale. Riela si è occupato anche dell'”ipotesi di potenziale incompatibilità” di otto consiglieri comunali (segnalata dal prefetto di Ragusa) all’atto del loro insediamento, il 23 novembre 2021. Gli otto consiglieri comunali non avrebbero avuto i requisiti al momento del loro insediamento. Un’ulteriore posizione di incompatibilità si sarebbe determinata successivamente a carico di quattro consiglieri comunali (tre dei quali coincidenti con il primo gruppo di presunti incompatibili). In questo caso, la condizione di incompatibilità dovrà essere rimossa con i tempi e le modalità previste dalla legge. Alcuni consiglieri rivestono anche cariche amministrative. L’incarico a Riela, prima assegnato per 60 giorni, ha poi avuto una proroga di ulteriori 90 giorni. La relazione, trasmessa dalla Regione al sindaco, al consiglio comunale, alla Procura, alla procura regionale della Corte dei Conti e alla Prefettura di Ragusa e Palermo (albo dei seretari comunali) potrà ora essere oggetto di successive valutazioni, di controdeduzioni o di ulteriori accertamenti da parte degli organismi preposti.